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Per tutta la prima metà del Novecento Felice Tosalli porterà avanti un doppio registro espressivo, sempre di qualità altissima e controllata. Se nella produzione animalista Tosalli si mostra originale e unico, senza parallelismi, richiami o similitudini con la produzione di nessun altro scultore del genere in Europa, e tantomeno in Italia, al punto che oggi la critica lo considera il più grande conoscitore dell'anatomia comparata, autore di animali compresi in modo profondamente empatico; nelle sculture di figura, invece, Tosalli mostra un'altra sua specificità e unicità nel panorama artistico italiano della prima metà del Novecento: la sua profonda cultura internazionale e nello specifico mitteleuropea - tra Monaco e Vienna - in grado di rielaborare e far proprie le atmosfere di Fernand Khnopff, Max Klinger, Franz von Stuck e di tutta la fronda Jugend, facendole colloquiare con il "realismo magico" del Novecento italiano, una peculiarità di ricerca che rende l'artista originale e di grande interesse, non solamente nazionale.